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    Etichettare secondo CLP

    LE SOSTANZE E LE MISCELE DA ETICHETTARE:

    Una sostanza o una miscela contenuta in un imballaggio deve essere etichetta secondo il Regolamento n° 1272/2008 CLP nei seguenti casi:

    • se la sostanza o la miscela è classificata come pericolosa;
    • se è una miscela contenente una o più sostanze classificate come pericolose in concentrazioni superiori a quelle cui si fa riferimento nell’allegato II, parte 2, del Regolamento CLP. Se la miscela non è classificata come pericolosa, in questo caso si applica l’etichettatura summplementare art. 25, paragrafo 8 del CLP.
    • se si tratta di un articolo esplosivo di cui all’allegato I, parte 2.1 del CLP.

    DIMENSIONI DELL’ETICHETTA E DEL PITTOGRAMMA

    L’etichetta deve essere apposta saldamente su uno o più facce dell’imballaggio che contiene direttamente la sostanza o la miscela (art. 31 del CLP).

    Essa deve essere leggibile orizzontalmente quando l’imballaggio si trova in posizione normale.

    Le etichette devono avere una dimensione minima in rapporto al volume dell’imballaggio.

    Capacità dell’imballaggio Dimensioni dell’etichetta (in millimetri) Dimensioni di ciascun pittogramma (in millimetri)
    ≤ 3 litri Se possibile, minimo 52 x 74 Non inferiore a 10 x 10
    Se possibile, minimo 16 x 16
    > 3 litri ma ≤ 50 litri Minimo 74 x 105 Minimo 23 x 23
    > 50 litri ma ≤ 500 litri Minimo 105 x 148 Minimo 32 x 32
    > 500 litri Minimo 148 x 210 Minimo 46 x 46

    INFORMAZIONI DA RIPORTARE IN ETICHETTA

    L’etichetta deve essere nella lingua o nelle lingue del paese in cui vengono immesse sul mercato, possono essere riportate più lingue rispetto a quelle previste dagli Stati Membri.

    Un’etichetta conforme al CLP deve contenere i seguenti elementi:

    • nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore/ fornitori della sostanza o miscela;
    • la quantità nominale della sostanza o della miscela;
    • identificatori del prodotto di cui all’articolo 18 del Regolamento CLP n° 1272/2008;
    • i pittogrammi di pericolo;
    • le avvertenze;
    • le indicazioni di pericolo;
    • i consigli di prudenza;
    • le informazioni supplementari

    Per le miscele pericolose per i pericoli chimico fisici e per la salute dell’uomo è necessario inserire in etichetta il codice UFI preceduto dalla sigla “UFI: ….”

    IDENTIFICATORI DEL PRODOTTO

    In etichetta bisogna riportare lo stesso nome indicato nella scheda di sicurezza.

    Gli identificatori della sostanza sono:

    • denominazione e numero di identificazione se la sostanza è presente nell’allegato VI, parte 3 del CLP
    • denominazione e numero di identificazione che figurano nell’inventario delle classificazioni e delle etichettature (se la sostanza non è inclusa nell’allegato VI, parte 3 del CLP)
    • numero CAS e la denominazione della nomenclatura IUPAC, o numero CAS e un’altra denominazione riconosciuta a livello internazionale (se la sostanza non è inclusa nell’allegato VI, parte 3, del CLP; nè nell’inventario delle classificazioni e delle etichettature
    • se il numero CAS non esiste, la denominazione IUPAC o un’altra denominazione riconosciuta a livello internazionale.

    Gli identificatori della miscela sono:

    • il nome commeraciale o la designazione della miscela
    • l’identità di tutte le sostanze componenti la miscela che contribuiscono alla sua classificazione di pericolo (tossicità acuta, corrosione della pelle, lesioni ocluari gravi, mutagenicità su cellule germinali, cancerogenicità, tossicità per la riproduzione, sensibilizzazione delle vie respiratorie o della pelle, tossicità per organi bersaglio, pericolo in caso di aspirazione).

    PITTOGRAMMI DI PERICOLO

    Un pittogramma di pericolo è una rappresentazione grafica di un pericolo specifico.

    Il pittogramma di pericolo deve essere chiaramente visibile sull’etichetta, deve avere una forma quadrata che poggia su una punta con sfondo bianco, bordo rosso e pittogramma nero.

    Il pittogramma deve ricoprire un quindicesimo della superficie minima dell’etichetta, e la sua superficie minima non deve MAI essere inferiore a 1 cm2.

    Cepra Srl 575 nuovi simboli rischio chimico

    AVVERTENZE

    Un’avvertenza deve essere riportata in etichetta per indicare al lettore la pericolosità di una sostanza o di una miscela.

    Quando la sostanza o la miscela presenta una pericolo più grave viene riportata l’avvertenza di “Pericolo” e in caso di pericoli meno gravi deve riportare l’avvertenza di “Attenzione”.

    L’avvertenza corrispondente a ciascuna classificazione specifica ed è riportata nelle tabelle dell’allegato I, parti da 2 a 5, del CLP.

    INDICAZIONI DI PERICOLO

    Sono le indicazioni che descrivono la natura e la gravità dei pericoli della sostanza o della miscela.

    Le indicazioni di pericolo sono riportate nella tabella dell’allegato I, parti da 2 a 5 del CLP.

    Di seguito sono riportati alcuni esempi di indicazioni di pericolo.

    CODICE INDICAZIONE DI PERICOLO CLASSE DI RISCHIO ESEMPIO
    H2** Pericoli fisici H221 – Gas infiammabile
    H3** Rischi per la salute H319 – Provoca grave irritazione oculare.
    H4** Rischi per l’ambiente H411 – Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.

    CONSIGLI DI PRUDENZA

    Sono le indicazioni sulle misure necessarie per prevenire e ridurre al minimo gli effetti nocivi per la salute umana o per l’ambiente derivanti dai pericoli della sostanza o della miscela. I consigli di prudenza sono riportati nella tabella della all’allegato I, parti da 2 a 5 del CLP.

    Di seguito sono riportati alcuni esempi di consigli di prudenza.

    CODICI DI PRUDENZA MISURA DI PRUDENZA ESEMPIO
    P1** Carattere generale P102 – Tenere fuori dalla portata dei bambini.
    P2** Prevenzione P210 – Tenere lontano da fonti di calore, superfici calde, scintille, fiamme libere o altre fonti di accensione. Non fumare.
    P3** Reazione P301 + P310 – IN CASO DI INGESTIONE: contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI/un medico/…
    P4** Conservazione P410 – Proteggere dai raggi solari.
    P5** Smaltimento P501 Smaltire il prodotto/recipiente in ….

    INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI

    L’etichetta deve includere le informazioni supplementari pertinenti quando una sostanza o miscela classificata come pericolosa presenti le proprietà fisiche o le proprietà pericolose per la salute di cui all’allegato II, punti 1.1 e 1.2, del CLP.

    Nella sezione dell’etichetta riservata alle informazioni supplementari è possibile aggiungere informazioni, che tuttavia devono soddisfare i seguenti criteri:

    • fornire ulteriori dettagli utili;
    • non rendere più difficile l’identificazione degli elementi dell’etichetta obbligatori;
    • essere coerenti con la classificazione di una sostanza o miscela. Ciò implica che si devono evitare anche affermazioni incoerenti come “non tossico”, “non dannoso” o “ecologico”;
    • non devono contraddire o mettere in dubbio la validità delle informazioni contenute negli elementi dell’etichetta che rispecchiano una classificazione in conformità dell’allegato I, parti da 2 a 5, del CLP.

    Di seguito sono riportati alcuni esempi di informazioni supplementari.

    CODICE DELL’INFORMAZIONE SUPPLEMENTARE ESEMPIO
    Proprietà fisiche EUH 014 – Reagisce violentemente con l’acqua
    Proprietà pericolose per la salute EUH 066 – L’esposizione ripetuta può provocare secchezza o screpolature della pelle.
    Proprietà pericolose per l’ambiente EUH 059 – Pericoloso per lo strato di ozono.
    Elementi dell’etichetta e informazioni supplementari per talune sostanze e miscele EUH 208 – Contiene… Può provocare una reazione allergica.

    ESENZIONI ALL’ETICHETTATURA

    L’imballaggio di una sostanza o di una miscela può essere talmente ridotto o avere una forma tale da rendere impossibile la disposizione degli elementi dell’etichetta in conformità dei requisiti di cui all’articolo 31 del CLP, tale regolamento prevede esenzioni ai requisiti in materia di etichettatura e di imballaggio (articolo 29 del CLP).

    Ciò può essere dovuto al fatto che sia necessario includere sull’etichetta più di una lingua nello Stato membro sul cui mercato viene immessa la sostanza o la miscela o semplicemente al fatto che l’imballaggio è troppo piccolo o difficile da etichettare a causa della sua forma, così che l’intera serie di elementi dell’etichetta non può essere riportata neanche in una sola lingua.

    In tali situazioni gli elementi possono essere forniti in uno dei modi seguenti:

    • su etichette pieghevoli;
    • su cartellini pendenti;
    • su un imballaggio esterno.

    Sono previste disposizioni speciali anche per l’etichettatura di imballaggi solubili. Tali disposizioni ed esenzioni sono definite nell’allegato I, sezione 1.5, del regolamento CLP.

    CEPRA srl fornisce soluzioni per classificare ed etichettare sostanze e miscele e per preparare etichette conformi al Regolamento CLP n° 1272/2008.

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