Il D.Lgs. 101/2020, che recepisce la Direttiva 2013/59/Euratom, disciplina le norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i rischi derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti e si applica:
– a tutti i luoghi di lavoro sotterranei (Art. 16, comma 1, lettera a);
– ai luoghi di lavoro in locali semisotterranei o situati al piano terra localizzati nelle aree prioritarie (Art. 16, comma 1, lettera b), individuate in seguito all’adozione del Piano nazionale d’azione per il radon (Art. 10);
– a specifiche tipologie di luoghi di lavoro, identificate dal Piano nazionale d’azione per il radon (Art. 16, comma 1, lettera c)
– agli stabilimenti termali (Art. 16, comma 1, lettera d).
SERVIZI
Cepra, in collaborazione con servizi di dosimetria autorizzati, tecnici di radioprotezione ed esperti in risanamento, offre servizi di:
- misurazione e determinazione della concentrazione media annua di attività di radon in aria in ambienti di lavoro e di vita per la verifica del rispetto dei limiti di riferimento
- adempimenti successivi in base all’esito delle misurazioni.
FOCUS
Il Radon è un elemento chimico naturale, radioattivo, appartenente alla famiglia dei cosiddetti gas nobili o inerti.
È incolore, inodore e insapore, quindi non può essere avvertito dai sensi.
Viene prodotto per “decadimento nucleare” dal radio che a sua volta proviene dall’uranio.
Questi elementi sono presenti fin dalle origini della Terra, in quantità molto variabile, in tutta la crosta terrestre e quindi anche nei materiali da costruzione che da questa derivano (cementi, tufi, laterizi, pozzolane, graniti, ecc.).
Il Radon, essendo un isotopo radioattivo, produce a sua volta elementi metallici radioattivi (polonio, piombo, bismuto) che decadono nell’aria dell’ambiente in cui sono stati prodotti, i quali legandosi al pulviscolo e alla polvere penetrano e si depositano per inalazione nell’apparato respiratorio, che risulta così irraggiato.